danza dei morti



Nome di una pittura allegorica nella quale si rappresentavano le varie forme e azioni della Morte nelle varie condizioni dell'uomo, e che così chiamossi principalmente perchè quel componimento consisteva in una danza da essa condotta. Pare che l'idea di questa danza dei morti fosse originariamente tedesca e appartenesse alla poesia, ma fu poi argomento anche ai poeti e artisti d'Inghilterra e di Francia. La più antica, che risale all'anno 1312, è quella che trovasi in Basilea la Piccola. I Francesi e i Tedeschi diedero a questo ballo singolare il nome di danza macabra. A Parigi si dipinse una simil danza sui muri del cimitero degli Innocenti, intorno alla metà del XV secolo. Trovansi spesso di simili pitture negli antichi cimiteri; celebre era quella a fresco, ora distrutta, del cimitero della chiesa dei Domenicani nel sobborgo di San Giovanni di Basilea. Questa danza dei morti, erroneamente attribuita a Holbein, era stata dipinta da ignoto artista in memoria della pestilenza che imperversò a Basilea nel 1431. Componevasi di sessanta figure di grandezza naturale rappresentanti personaggi di ogni condizione, dal papa e dall'imperatore fino al mendicante, i quali tutti erano dalla morte invitati a danzare, secondo che dichiaravano alcuni versi morali scrittivi sotto. Nel XV secolo questo genere di composizione fu in grandissima voga e si dipinsero altre simili danze in molte città. Goethe compose una ballata col titolo Danza dei morti.




Bibliografia

Ronchetti G., Dizionario illustrato dei simboli, Hoepli, MIlano, 1928