quali sono le caratteristiche di uno psicoterapeuta



E' il Caronte che porta all'altra sponda dell'Acheronte.

E' il conoscitore del labirinto, il viaggiatore che ha fatto ritorno dal mondo infero.

E' l'esperto della trasformazione, del cambiamento, dei percorsi dell'anima.

Ha acquisito una capacità particolare. Ma questa capacità ha un prezzo. Il terapeuta è un uomo come tutti gli altri. Eppure non è come tutti gli altri.

Conoscere le vie per uscire dal dolore comporta una certa dose di pericolo. Si acquisisce la capacità di orientarsi dopo un lungo lavoro, ma solo se si accetta il rischio.

Lo psicoterapeuta si è sottoposto a un addestramento molto particolare. E' una specie di atleta. Appartiene a un corpo speciale. Non ha formato solo la sua mente, ma anche la sua anima. Il percorso lo ha obbligato a conoscersi, a svelare le sue paure, a illuminare i recessi della sua nevrosi. E solo lui sa quanto questo gli sia costato in termini personali.

Egli ha così imparato a camminare sul bordo di un precipizio. Se camminasse in una zona psichica sicura non sarebbe di aiuto ai pazienti perché non ne riconoscerebbe la sofferenza. Se camminasse troppo sul bordo prima o poi cadrebbe nel baratro e si perderebbe.

La formazione lo ha reso capace di camminare lungo il precipizio senza mai cadervi. Questa capacità è ricchezza e dolore insieme. Perché il baratro è il luogo da cui il terapeuta pesca le sue risorse, ma anche la notte che può inghiottirlo.

Il tasso dei suicidi tra gli psichiatri è notoriamente alto. Se guardi nell'abisso l'abisso guarda dentro di te. La ferita che sanguina è la feritoia dalla quale è possibile sbirciare il dolore dell'altro.

Il terapeuta conosce tutte le sue ferite. E non smette mai di sanguinare. La ferita è una feritoia ma è pur sempre una ferita. Il sangue è dolore e ricchezza. Lo psicoterapeuta accede alla ricchezza solo se accede al dolore.

Il terapeuta è in grado di "curare" fino a quando la sua anima sanguina.

I due aspetti sono inscindibilmente legati, sono croce e delizia. Il terapeuta percorre avanti e indietro la frontiera, il limes. Solo in questo modo può scovare il paziente ovunque si è annidiato.